lunedì 20 febbraio 2012

Riflessione sul mondo delle costruzioni

Riflessione di Domenico di Palo, corsista della Scuola di Formazione all'Impegno Socio Politico

Il mondo delle costruzioni torna ad essere protagonista con Edil 2012, uno dei più prestigiosi appuntamenti fieristici dei prodotti e servizi per l'edilizia civile e industriale, al traguardo della sua 26ma edizione che si terrà dal 2 al 5 Marzo alla Fiera di Via Lunga. Le previsioni del Rapporto congiunturale e previsionale del mercato delle costruzioni presentato dal Cresme mostrano una contrazione della crescita inizialmente preventivata per l'anno in corso dall'1,6% allo 0,9% derivante dal calo del mercato delle nuove costruzioni oltre che dal trend ancora negativo dell'edilizia pubblica. La strada da intraprendere e che potrà portare concretamente un impulso positivo al comparto arriverà dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, mediante la proposta e l'utilizzo di nuove tecnologie ecosostenibili, il risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili. Edil 2012 è infatti un modo per catalizzare l'attenzione dell'opinione pubblica sulle problematiche vissute dal comparto, tra le quali spiccano la piaga dei subappalti e il patto di stabilità che porta i Comuni a ritardare i pagamenti alle imprese che hanno lavorato rispettando termini, scadenze e consegne. Non ci si rende conto che è soprattutto tra le piccole e medie imprese che si stanno verificando perdite di posti di lavoro, come testimoniano i dati Edilcassa resi pubblici di recente, che evidenziano un calo del 25% rispetto alla precedente rilevazione. E non è solo la crisi che sta mettendo a rischio il settore. Il fatto di vedersi pagati anche dopo un anno dal completamento dell'opera perchè i Comuni non devono sforare il patto, mette letteralmente in ginocchio chi lavora col settore pubblico. Altro problema è la pratica sempre più diffusa dei subappalti dietro ai quali si nascondono insidie sul fronte della sicurezza e della garanzia che i lavori siano fatti a regola d'arte. Ritengo che queste cose vadano portate alla luce del sole e affrontate anche a livello legislativo, per non penalizzare tutte quelle migliaia di imprese che lavorano onestamente tra mille difficoltà, scegliendo di investire in formazione, sicurezza e aggiornamento.

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